Mutismo selettivo: sintomi e trattamento

Il mutismo selettivo è un disturbo che richiede la diagnosi e l'intervento di uno specialista. Ad ogni modo, i genitori devono essere consapevoli dei suoi segnali e saper agire in determinate circostanze.
Mutismo selettivo: sintomi e trattamento

Ultimo aggiornamento: 07 ottobre, 2019

La condizione nota come mutismo selettivo è più comune di quanto pensiamo. Colpisce improvvisamente molti bambini, ma non tutti i genitori la riconoscono come una malattia. Vediamo insieme il mutismo selettivo, con i suoi sintomi e il suo trattamento.

A volte capita che un bambino, anche se sa parlare, preferisce stare zitto in certi luoghi o situazioni. Il mutismo selettivo è un disturbo dell’infanzia causato dall’ansia che viene solitamente diagnosticato intorno ai 5 o 6 anni, sebbene talvolta appaia prima. La diagnosi da parte di uno specialista e un buon trattamento prevengono la cronicità dei sintomi. In questo articolo, parliamo del mutismo selettivo: sintomi e trattamento.

Sintomi del mutismo selettivo

Talvolta il modo in cui i genitori trattano i figli affetti da mutismo selettivo non è sempre corretto. Queste situazioni potrebbero essere stressanti e farvi perdere la pazienza. Tuttavia, gli psicologi sottolineano che in realtà il mutismo selettivo è un disturbo che deve essere trattato per evitare complicazioni. Cioè, se non si interviene, può diventare più serio.

Gli specialisti suggeriscono di andare da un professionista quando notiamo i sintomi di questa condizione. Vediamo come si manifesta il mutismo selettivo e come agire in questo caso. Mutismo selettivo: sintomi e trattamento.

Mutismo selettivo: nambino con le mani davanti alla bocca

Gli psicologi spiegano che il mutismo selettivo non si manifesta solo con episodi isolati in cui il bambino non vuole parlare: ci sono altri segni che indicano che sta soffrendo di questa condizione. Tra i principali troviamo:

  • Ansia in presenza di estranei o persone con le quali non si relaziona regolarmente.
  • Mostrano timidezza il più delle volte.
  • Incapacità totale o difficoltà a parlare in determinati contesti, ad esempio quando si arriva a scuola, al parco e in luoghi pubblici in generale. Tuttavia, a casa è un bambino che mostra la capacità di parlare e socializzare con le persone vicine.

Per essere sicuri che si tratti di questo disturbo, è necessario osservare il bambino agire in questo modo per più di un mese. In questo senso, è possibile confondere i sintomi se sono i loro primi giorni di scuola o quando si integrano in un nuovo ambiente.

È normale che alcuni bambini si comportino in modo timido o sembrano non voler parlare in determinati contesti. Il vero problema si verifica quando il comportamento viene ripetuto e mantenuto per mesi. Mutismo selettivo: sintomi e trattamento.

Come intervenire?

La chiave per aiutare vostro figlio a superare il mutismo selettivo sta nel modo in cui agite in queste occasioni. È essenziale avere sempre tatto e agire con dolcezza per evitare di causare danni psicologici e aggravare eventuali inconvenienti che possono sorgere.

Si consiglia di rivolgersi immediatamente a uno specialista e cercare un aiuto responsabile. Inoltre, i genitori dovrebbero considerare le seguenti linee guida:

  • Equilibrare le relazioni sociali del bambino, per questo devono esistere le condizioni personali pertinenti. A questo proposito, è conveniente per la famiglia e gli amici intimi essere consapevoli del problema, in modo che possano collaborare per risolverlo.
  • Incoraggiare i gruppi di studio, invitando gli amici e provando a fargli condividere delle esperienze significative con i bambini della sua età.
  • Un fattore determinante nella soluzione è rafforzare l’autostima del bambino. Per questo è consigliabile evitare atteggiamenti iperprotettivi, che possono limitare la fiducia in se stessi. Consentirgli di svolgere piccoli compiti da solo lo aiuterà a fidarsi delle sue capacità. Inoltre, saranno l’argomento della conversazione.
Bambini con mutismo selettivo
  • Mettere in risalto apertamente i meriti di vostro figlio lo aiuterà ad essere consapevole che tutti conoscono le sue qualità e quindi  lo rispettano.
  • In questi casi è essenziale adattare la conversazione tra genitori e figli. Ascoltatelo attentamente in modo da trasmettergli fiducia ed interesse in ciò che ha da dirvi. A volte i nostri figli non ci parlano perché pensano che non prestiamo loro attenzione, e forse è davvero così.
  • La motivazione quando fa le cose bene è importante tanto quanto sbaglia. È meglio evitare le critiche prima del fallimento. Ricordate che il vostro obiettivo è incoraggiarli ad agire e ad uscire dal loro silenzio, non a cercare la perfezione.
  • I confronti con fratelli o altri bambini sono dannosi in questi casi. Lasciatelo parlare quando vuole e non perché dovrebbe fare la stessa cosa che fanno degli altri.
  • Ovviamente, evitare di etichettarlo come “timido” se gli è stato diagnosticato il disturbo. Le etichette sono dannose quanto la pressione e la repressione.

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